I motivi per cui si può optare per un pavimento laminato possono essere molteplici. Spesso la scelta ricade su questo tipo di pavimento quando ci si trasferisce in una abitazione con un pavimento poco vicino ai nostri gusti o rovinato da tempo e usura. In altri casi, invece, ricoprire il pavimento già esistente con uno in laminato può essere un modo semplice e relativamente poco dispendioso per rinnovare un ambiente. Qualsiasi siano i motivi che vi spingono a voler sostituire o coprire il vostro attuale pavimento con un laminato, di certo vi starete chiedendo quali sono i pro e quali i contro di questa soluzione. Continuate a leggere per scoprire tutto quello che c’è da sapere sul pavimento laminato.
Cos’è il pavimento laminato
Innanzitutto, è necessario fare una piccola premessa sul pavimento laminato: cos’è? In poche parole, possiamo dire che si tratta di un tipo di pavimentazione che come stile si avvicina molto a quello del parquet (da qui l’appellativo di “finto parquet”). Per quanto riguarda i materiali, però, non viene utilizzato il legno, bensì dei prodotti da esso derivanti. Nello specifico, viene impiegata della fibra di legno pressata ad alta densità (HDF), sulla quale viene impresso un determinato motivo. Infine, il decoro viene coperto da uno strato protettivo che lo protegge dall’usura, detto overlay. Questo tipo di pavimentazione va necessariamente posata su un particolare pannello morbido. La sua funzione non è solo quella di creare una sorta di letto, uniformando il pavimento sottostante, ma anche quella di isolare dal rumore e dal freddo. Ormai è un tipo di pavimentazione molto diffusa, tanto da essere presente in vendita anche presso il colosso svedese IKEA.
Le caratteristiche del pavimento laminato
Tra i principali pro del pavimento laminato possiamo senza ombra di dubbio annoverare il suo ottimo rapporto qualità-prezzo. A fronte di una spesa nettamente inferiore a quella prevista dai lavori di ristrutturazione e rimozione del pavimento preesistente, il laminato permette di rinnovare senza danneggiamenti. Rispetto al parquet, poi, la maggior parte dei laminati risulta più economica di almeno il 40%. Sempre rispetto al classico pavimento in legno, il laminato richiede meno attenzioni nella manutenzione. L’unica accortezza, a meno che il laminato non sia stato appositamente trattato, è quello di utilizzare una ridotta quantità di acqua. Esistono poi dei tipi di pavimento laminato più resistenti destinati in particolare agli esercizi commerciali. Questi possono essere anche lavati con macchinari industriali, senza dover temere l’eccessivo utilizzo di acqua e prodotti chimici.
Per quanto riguarda la posa del pavimento laminato su uno preesistente, questa può risultare molto semplice anche per i non addetti ai lavori. Non servono particolari attrezzature oltre a quelle tipiche del bricolage e del fai-da-te e un minimo di manualità. In più, lo spessore minimo (tra i 7 e gli 11 millimetri) riducono al minimo il rischio di dover intervenire sull’altezza di porte e porte-finestre.
Il laminato può rivelarsi adatto anche alla vita quotidiana più caotica, e quindi anche ad animali domestici e a bambini. L’unica accortezza è quella, comunque, di evitare il più possibile sfregamenti con superfici acuminate, come per esempio i sassolini che possono incastrarsi sotto le scarpe.
Generalmente quello più richiesto è il pavimento laminato effetto legno, ma ciò non toglie che esistono diversi design. Grazie alla sua versatilità e possibilità di effettuare diverse stampe laser, il laminato si può adattare a ogni stanza. In più, alcuni modelli sono progettati appositamente per risultare resistenti all’acqua, fornendo così la possibilità di essere installati anche in zone umide quali bagni e cucine.
Tra i contro del pavimento laminato, però, troviamo una profonda differenza rispetto al parquet. Chi è abituato al “vero” legno certamente ne risentirà della differenza con un materiale più artificiale. Benché sia ovviamente più caldo del gres, il laminato è anche più sensibile sia agli urti che alle temperature elevate.